SCENA SESTA 
Masetto, indi Zerlina con lanterna. 

MASETTO 
Ahi! ahi! la testa mia! 
Ahi, ahi! le spalle e il petto! 

ZERLINA 
Di sentire mi parve 
la voce di Masetto! 

MASETTO 
O Dio, Zerlina mia, 
soccorso! 

ZERLINA 
Cosa è stato? 

MASETTO 
L'iniquo, il scellerato 
 [bad word] l'ossa e i nervi. 

ZERLINA 
Oh poveretta me! Chi? 

MASETTO 
Leporello! 
o qualche diavol che somiglia a lui! 

ZERLINA 
 [bad word]  non tel diss'io 
che con questa tua pazza gelosia 
ti ridurresti a qualche [bad word] passo? 
Dove ti duole? 

MASETTO 
Qui. 

ZERLINA 
poi? 

MASETTO 
Qui, e ancora qui! 

ZERLINA 
poi non ti duol altro? 

MASETTO 
Duolmi un poco 
questo pie', questo braccio, e questa mano. 

ZERLINA 
Via, via, non è gran mal, se il resto è sano. 
Vientene meco a casa; 
purché tu mi prometta 
d'essere men geloso, 
io, io ti guarirò, caro il mio sposo. 

Nr. 18 - Aria 

ZERLINA 
Vedrai, carino, 
se sei buonino, 
Che bel rimedio 
ti voglio dar! 
È naturale, 
non dà disgusto, 
lo speziale 
non lo sa far. 
È un certo balsamo 
Ch'io porto addosso, 
Dare tel posso, 
Se il vuoi provar. 
Saper vorresti 
dove mi sta? 
Sentilo battere, 
toccami qua! 

Gli fa toccare il cuore, poi partono 

SCENA SETTIMA 
Atrio oscuro con tre porte in casa di Donna Anna 
Donna Elvira e Leporello. 

LEPORELLO 
fingendo la voce del padrone 
Di molte faci il lume 
s'avvicina, o mio ben: stiamo qui un poco 
finché da noi si scosta. 

DONNA ELVIRA 
Ma che temi, 
adorato mio sposo? 

LEPORELLO 
Nulla, nulla... 
Certi riguardi, io vo' veder se il lume 
è già lontano. [bad word] 
da costei liberarmi?) 
Rimanti, anima bella! 

s'allontana