Invano Alvaro - G.Verdi "La Forza del Destino" (1943) (исполнитель: Gino Bechi e Giacomo Lauri Volpi)
Giuseppe Verdi La Forza del Destino Libretto Francesco Maria Piave ATTO QUARTO SCENA V CARLO Invano Alvaro ti celasti al mondo, e d'ipocrita veste scudo facesti alla viltà. Del chiostro ove t'ascondi m'additâr la via l'odio e la sete di vendetta; alcuno qui non sarà che ne divida. Il sangue, solo il tuo sangue può lavar l'oltraggio che macchìo l'onor mio, e tutto il verserò. Lo giuro a Dio. ALVARO Fratello … CARLO Riconoscimi. ALVARO Don Carlo! Voi, vivente! CARLO Da un lustro ne vo' in traccia, Ti trovo finalmente; Col sangue sol cancellasi L'infamia ed il delitto. Ch'io ti punisca è scritto Sul libro del destin. Tu prode fosti, or monaco, Un 'arma qui non hai … Deggio il tuo sangue spargere. Scegli, due ne portai. ALVARO Vissi nel mondo, intendo; Or queste vesti, l'eremo, Dicon che i falli ammendo, Che penitente è il cor. Lasciatemi. CARLO Difendere Quel sajo, né il deserto. Codardo, te nol possono. ALVARO Codardo! Tale asserto … No, no! Assistimi, Signore! Le minaccie, i fieri accenti, Portin seco in preda i venti; Perdonatemi, pietà, O fratel, pietà, pietà! che offendere cotanto Chi fu solo sventurato? Deh, chiniam la fronte al fato, O fratel, pietà, pietà! CARLO Tu contamini tal nome. Una suora mi lasciasti Che tradita abbandonasti All'infamia, al disonor. ALVARO No, non fu disonorata, Ve lo giura un sacerdote! Sulla terra l'ho adorata [bad word] in cielo amar si puote. L'amo ancora, e s'ella m'ama Più non brama questo cor. CARLO Non si placa il mio furore Per mendace e vile accento; L'arme impugna ed al cimento Scendi meco, o traditor. ALVARO Se i rimorsi, il pianto omai Non vi parlano per me, Qual nessun mi vide mai, Io mi prostro al vostro pié! S'inginocchia CARLO Ah la macchia del tuo stemma Or provasti con quest'atto! ALVARO Desso splende più che gemma. CARLO Sangue il tinge di mulatto. ALVARO Per la gola voi mentite! me un brando! Un brando, uscite! CARLO Finalmente! ALVARO No, l'inferno non trionfi. Va, riparti. CARLO Ti fai dunque di me scherno? ALVARO Va. CARLO S'ora meco misurarti, O vigliacco, non hai core, Ti consacro al disonore. ALVARO Ah, segnasti la tua sorte! Morte. CARLO Morte! entrambi morte! CARLO e ALVARO: Ah! Vieni a morte, morte andiam!